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Il migliore olio per fare metri nel lancio del Surfcasting.

Allenamento per il Surfcasting: l’olio miracoloso per fare metri.

Argomento del giorno: carbonio, metri di distanza e un olio miracoloso. 

Sei un appassionato del Surfcasting e stai navigando alla ricerca dei consigli giusti per lanciare lontano quell’esca?

Benvenuto in questa nuova lezione firmata PFA, la Paolo Fiorenzano Academy. Una lezione un po’ polemica forse, con la quale voglio dire la mia sull’allenamento per il Surfcasting e sulle canne da pesca.

Il lancio a distanza nel Surfcasting è il mio pane quotidiano da oltre 25 anni. 

Dalla nazionale italiana al record europeo, dalla PFAcademy ai centinaia di Surfcasters o aspiranti tali seguiti nei miei corsi. 

Tutto questo mi ha permesso non solo di conoscere da vicinissimo il mondo del Surfcasting, ma anche di sperimentare con mano di cosa c’è bisogno per lanciare lontano. 

 

 

E oggi voglio sfatare qualche falsa credenza. 

 

Prima te ne libererai, prima arriverai a lanciare davvero lontano. Parola di Paolo Fiorenzano.

Sempre più, noto che le conversazioni fra i pescatori, in particolare quelli di ultima generazione, riguardano aspetti tecnici raffinatissimi. Dettagli di costruzione della propria canna, materiali impiegati per le attrezzature e nuovissimi modelli tecnologici. Argomenti estremamente affascinanti ai quali spesso ho il piacere di partecipare. 

Ogni volta, però, non posso fare a meno di chiedermi:

Ma non è che questi discorsi sul carbonio della propria canna tolgono tempo all’allenamento per il Surfcasting?

Mi spiego meglio.

Canna perfetta o lancio perfetto: cosa serve nell’allenamento per il Surfcasting?

Anni di lanci mi hanno permesso di conoscere a fondo l’ambiente dei surfisti. Quello della pesca è un mondo variegato: c’è chi dedica a questa passione tutte le proprie energie, chi si specializza in un tipo di lancio, chi in una precisa disciplina, chi si diletta semplicemente a fare qualche lancio la domenica. 

E poi, ci sono loro. Loro chi?

Quelli che sono a riva per discutere della composizione della propria canna da pesca. Dei materiali della propria attrezzatura e delle ultimissime novità del mercato. 

 

Senza mai infilare neanche un’esca” e senza nemmeno conoscere l’olio miracoloso di cui ti voglio parlare.

 

Discorsi molto amati dai professionisti – me in primis. 

Che però lasciano il tempo che trovano se le ore di dibattito riguardo il carbonio della canna superano quelle trascorse a lanciare. 

Andiamo avanti.

Nell’allenamento per il Surfcasting le chiacchiere stanno a zero: chiunque voglia lanciare lontano l’esca deve cercare quei metri nella propria tecnica, nella propria abilità e poi nella canna da pesca.

È giusto accertarsi della qualità della propria attrezzatura e, se ci si appassiona al suo funzionamento, investire anche grosse somme per un prodotto di qualità. Tutto questo, però, è perfettamente inutile se poi non si approfitta di ogni occasione per andare al lago, al mare, in spiaggia, in un prato e lanciare. Testa bassa, concentrazione e allenamento dei giusti movimenti. 

Non smetterò mai di ricordarlo ai miei allievi: il lancio è la prima cosa. 

Tutto il resto viene e verrà sempre dopo. 

Altrimenti sarà impossibile lanciare davvero lontano l’esca.

A cosa serve il carbonio della canna da pesca?

Ti sembrerà una battaglia di principio la mia. 

Un attacco alle nuove generazioni di pescatori da parte della vecchia scuola del Surfcasting.

In realtà, se c’è un motivo per cui amo questo sport è proprio il fatto che qui le parole contano sempre meno dei metri. Un buon pescatore si riconosce dall’impiego della giusta tecnica e dalla passione con cui si allena. 

Un buon lancio si riconosce dai metri. Fine. 

E per lanciare molto lontano c’è bisogno soprattutto di apprendere i movimenti corretti, più che di spendere mille euro per un attrezzo professionale ma difficile da utilizzare.

Perché dico questo? Te lo spiego subito.

Qualche decennio fa i nostri cugini inglesi hanno iniziato ad annotare le distanze registrate nei loro lanci. Quelle che chiameremmo le primissime classifiche di metri nel Surfcasting. 

Ebbene, parliamo di pochi anni fa, ma in termini di innovazione tecnologica sono passati secoli. L’attrezzatura utilizzata all’epoca oggi non sarebbe reperibile nemmeno nei negozi più scadenti. Niente a che vedere con le canne che usiamo ora, fidati di me.

Eppure, i lanci parlavano da soli. 240, 250, 260 metri. 

Sul prato. Quanti di voi possono dirsi capaci di raggiungere queste distanze? E soprattutto, quanti sarebbero in grado di replicare lo stesso lancio ma con un’attrezzatura meno tecnica? 

È qui che salta l’inganno. Un attrezzo vecchio utilizzato con i giusti movimenti rende molto di più di una canna ultimo modello utilizzata nel modo sbagliato. 

L’allenamento per il Surfcasting è la chiave di volta per lanciare lontano.

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Non è la tua canna a lanciare: sei tu!

Quindi, il mio appello alle nuove generazioni di Surfcasting è: prima di investire soldi in attrezzatura super costosa approfondisci la conoscenza della tua canna, allenati a lanciare. 

Il rischio è che il livello tecnico si vada via via abbassando. Con l’attrezzatura e un buon metodo di lancio dovrebbe essere possibile raggiungere distanze molto interessanti. 

Eppure, questo non avviene. 

Forse perché manca l’olio miracoloso di cui finalmente ti svelo l’identità.

Eh sì, è proprio lui. 

Il buon vecchio olio di gomito!

Provare per credere.

Ti aspetto nei miei video o nei miei corsi di gruppo per perfezionare il tuo lancio nel Surfcasting  e piazzare l’esca più lontano di quanto tu non abbia mai sognato.

Un abbraccio

Paolo

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